E’ stato “assolto perché il fatto non sussiste” Marco Paoloni, 36enne civitavecchiese, ex portiere di Cremonese e Benevento. Il calciatore era stato accusato dalla Procura di Cremona di aver riempito le borracce dei compagni con un sonnifero, il Minias, per truccare una partita, Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010. “La Figc mi ha stroncato una carriera – afferma l’ex estremo difensore della Cremonese – allora avevo 27 anni e un lungo percorso da giocatore davanti a me. Guadagnavo tanti soldi, potevo vivere in una certa maniera e lasciare qualcosa di concreto alla mia famiglia. E invece mi è caduto il mondo addosso. Io non ho drogato nessuno, ho avuto sempre la coscienza pulita. Se lo avessi fatto non sarei stato un uomo. Adesso però qualcuno deve prendersi le proprie responsabilità”. Il suo fu il caso che diede il là all’inchiesta sul calcioscommesse, che portò all’arresto di diversi giocatori di serie A e B. “Il mio caso fu strumentalizzato, c’è stato un vero e proprio processo mediatico nei miei confronti – aggiunge Paoloni –. Mi riferisco alla storia del calcioscommesse. Si, scommettevo sul calcio ed i regolamenti lo vietano, ma non l’ho mai fatto sulla mia squadra. Che problema c’è se faccio una scommessa sulla finale di Champions se gioco nella Cremonese? E poi quasi tutti i calciatori scommettono. Un ritorno nel calcio? A Civitavecchia non ci sono progetti di un certo peso, comunque non tali da consentire ad una persone di viverci. Ora ho due figlie, non posso certo accontentarmi di un rimborso spese”.
Calcioscommesse, assolto Marco Paoloni: “E’ la fine di un incubo”
Il calciatore era stato accusato di aver riempito le borracce dei compagni con un sonnifero per truccare una partita. "La Figc mi ha rovinato. Non ho drogato nessuno. Il calcioscommesse? Quasi tutti i giocatori scommettono"