Chiamatelo destino o forse si può parlare di chiari segnali dall’alto ma di sicuro che ci crediate o no domenica qualcosa di particolare è successo. Il Civitavecchia ha battuto la Virtus Nettuno al Tamagnini per 4-1 e fin qui nulla di strano visto che i nerazzurri erano favoriti e in casa sono ancora imbattuti. Ma il 27 ottobre è una data che dal 2015 ha il ricordo amaro della scomparsa di Flavio Gagliardini, uno dei calciatori e sportivi locali più amato da tutti, sia da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo personalmente che da chi ne ha solo sentito parlare, sempre in maniera positiva. Domenica ricorreva il quarto anniversario dalla scomparsa dell’indimenticato bomber e c’è stato un intreccio particolare tra destino, numeri e il ricordo di Flavio. Al minuto 6 tutto lo stadio si è alzato in piedi per applaudire Flavio Gagliardini, con anche i giocatori in campo delle due squadre che si sono fermati per tributare una lunga standing ovation. E qui c’è stato il primo segnale visto che appena ripreso il gioco il Civitavecchia ha trovato la rete del vantaggio con Cerroni, quasi come se Gagliardini avesse voluto ringraziare il pubblico civitavecchiese per il bel ricordo, regalando l’1-0. In realtà di segnali ce ne sono stati due visto che il gol lo ha segnato proprio il giocatore con la maglia numero 9, quella indossata anche da Gagliardini quando giocava con il Civitavecchia. Cerroni, ancora il numero 9 che ricorre, che ha aperto e chiuso il match segnando il primo e l’ultimo gol. Ed ecco qui anche l’ultimo particolare intreccio di cui parlavamo prima: il numero 4. Si perchè domenica come detto ricorreva il quarto anniversario dalla scomparsa di Gagliardini e il Civitavecchia ha segnato proprio 4 gol per battere il Nettuno. Chiamatelo segno del destino o circostanza particolare e incredibile ma una cosa è certa: il ricordo di Flavio ha generato qualcosa di magico.