FOSSE stato istituito il Gran Premio Estate Civitavecchiese, nessun dubbio per il conferimento del premio per il migliore avvenimento delle notti stellate agostane: indiscutibilmente al trio Galizia-Falconi-Tricamo. Feeling invidiabile, creatività brillante, competenza sopraffina: insomma gli ingredienti giusti che, agitati con sana energia e cura maniacale, hanno reso irresistibilmente ghiotto il cocktail ingurgitato da donne e uomini in quello spicchio di paradiso chiamato Piazza della Vita. Dove le luci e le superbe performances si sono specchiate nella distesa salmastra, silenziosa spettatrice al fianco dei numerosi cittadini che hanno sempre fatto scattare il big ben dello stop all’assalto delle poltrone per il sold out (ma straordinaria pure la cornice di pubblico – foltissimo – all’esterno della Marina), risultato il marchio indelebile dello stratosferico successo della kermesse musical-teatrale. Applausi, dunque, ai tre esponenti di una fulgida civitavecchiesità per aver saputo regalare momenti eccezionalmente intensi e soprattutto di eccellente qualità. Standing ovation per la giovane Simona Galizia, assessore/a pieno/a di entusiasmo, di idee e talmente coraggioso/a da credere, senza esitazione alcuna, nelle capacità (e ancor più nella loro limpida e inconfutabile preparazione ) di due figli legittimi di questa città, che sa produrre numerosi talenti osannati in lungo e in largo a livello nazionale, troppo spesso, ahiloro e ancor più ahiognunodinoi, dimenticati o snobbati da responsabili dell’allestimento di spettacoli evidentemente convinti, a torto, che quaggiù non ci siano esperti di musica e di teatro in grado di incantare il pubblico delle grandi occasioni con rappresentazioni di elevato spessore (artistico). La Galizia, complimentissimi !!!, ha invece avuto l’intuito di affidarsi ad Enrico Maria Falconi e Giordano Tricamo e se qualcuno, all’annuncio delle novità riguardanti gli avvenimenti assemblati, non ha resistito all’impeto di arricciare il naso, ebbene s’è dovuto ricredere e accomunarsi ai fragorosi (e convinti) battimani provenienti da ogni angolo della Marina. Dove si sono avvicendati grossi calibri come Massimo Ghini, Serena Autieri, Antonello Fassari, Francesco Pannofino, Luca Scaparrone, Massimo Wertmuller, Rodolfo Laganà, Niccolò Fabi (insieme con Roberto Angelmi e Pier Cortese), Giovanni Truppi, Le Vibrazioni, Antonello Costa: un crescendo così impetuoso ed entusiasmante da rendere magicamente l’intera zona di Viale Garibaldi un’immensa platea, visto che s’è rivelata fin troppo “striminzita” quella ufficiale di Piazza della Vita con i soli cinquecento posti imposti (e consentiti) dal rigido (e giustissimo) protocollo per evitare contagi da coronavirus. E non è finita lì perché a stregare i presenti ci hanno poi pensato Gino Saladini e Marco Manovelli (altre splendide perle della lunghissima collana di talenti nostrani) con “100 Albertone” e fino al 16 agosto è stata un’escalation di trionfi . Prima con il favoloso complesso “Ladri di Carrozzelle”, che ha affascinato gli spettatori dimostrando quanto sia immenso, speciale e ricco di virtuosità il fantastico mondo della diversità. E ne va dato atto a Giordano Tricamo che, con la scelta della rinomata band, ha rivelato una sensibilità degna della massima considerazione. Infine con Francesca Michielin, Assentio Queen Tribute Band e Sebastiano Somma ne “Il Vecchio e il Mare”. E oggi, calato il sipario, il rammarico affiora. Ma consola la certezza che è solo un arrivederci al prossimo Agosto 2021 e che verrà riproposto, grazie all’assessore/a Galizia, ad Enrico Maria Falconi e a Giordano Tricamo, un “Civitavecchia Summer Festival” coi fiocchi.
di Giampiero Romiti