Una situazione insostenibile, ora gli esercenti tornano a rivedere i costi di alcuni prodotti. Non hanno scelta i gestori di bar e pizzerie, se è vero che in questi ultimi mesi i costi delle bollette sono diventati incredibili. Si paga il doppio o anche il triplo del mese precedente, così l’unica possibilità è quella di aumentare il prezzo di spritz e caffè. Il primo di un euro, il secondo di 0,10 o 0,20 centesimi. “Spetta al Governo trovate la ricetta giusta per salvare il settore – dichiara Graziano Luciani, presidente di Confcommercio Civitavecchia e litorale nord – non penso che i commercianti possano resistere ancora a lungo. Secondo il nostro osservatorio economico, elaborato con Format research, appartengono al “terziario di mercato” il 76% delle imprese di Civitavecchia. Un sistema imprenditoriale vitale quanto fragile, che si confronta con i problemi storici del Paese con la nuova emergenza bollette”. In attesa di interventi decisivi da parte dello Stato, i piccoli imprenditori lavorano di fantasia. “I bar hanno aumentato il prezzo dei caffè e degli aperitivi? E che altro possono fare? Normale che sia così – aggiunge Luciani – in una fase di crisi se non vuoi chiudere la tua azienda, è una decisione necessaria”.
“Bollette pazze”: costi insostenibili, commercianti costretti ad aumentare i prezzi degli spritz
"I bar hanno aumentato il prezzo dei caffè e degli aperitivi? E che altro possono fare? – afferma Graziano Luciani di Confcommercio – in una fase di crisi se non vuoi chiudere la tua azienda, è una decisione necessaria"