Sul tavolo ci sono l’impugnazione alla presidenza del consiglio dei ministri, da fare entro dieci giorni, poi il ricorso al Tar del Lazio. Sono le armi che ha in mano l’amministrazione comunale, per opporsi concretamente alla decisione della Regione Lazio di dire si all’impianto di biodigestione rifiuti da fare a Civitavecchia, in località Monna Felicita. “Ci opporremo in tutti i modi, ma è assurdo che il presidente della conferenza dei servizi non abbia motivato minimamente la decisione, non considerando preminenti i pareri negativi della Asl, in chiave della salute pubblica, e della Sovrintendenza, sul piano urbanistico. Ci aspettavamo decisamente di più dai consiglieri regionali del territorio, ma ringrazio i comitati ambientalisti”, afferma il sindaco Ernesto Tedesco. “Non abbiamo certo bisogno di un impianto che soddisfi un milione di abitanti e di venti tir al giorno che transiterebbero sul nostro territorio, carichi di rifiuti di frazione organica”, dichiara l’assessore all’ambiente Manuel Magliani. Tornando al ricorso il Pincio punterà soprattutto sul parere contrario della Asl Roma4, in chiave salute pubblica, ma anche sulla variante urbanistica al PRG che vieterebbe l’insediamento di impianti da smaltimento rifiuti in quella zona.
Biodigestore a Civitavecchia, Tedesco: “Ci opporremo in tutti i modi”. Il percorso giuridico per fare muro
"Ci aspettavamo decisamente di più dai consiglieri regionali del territorio, ma ringrazio i comitati ambientalisti", afferma il sindaco Ernesto Tedesco