Biodigestore a Civitavecchia, il Pincio passa al contrattacco

"Nei prossimi giorni invieremo una risposta alla Regione con diversi punti da chiarire, sia di natura tecnica che urbanistica, ma non solo. Richiederemo pure delle puntualizzazioni sotto il profilo ambientale. Riteniamo corretto inoltre coinvolgere tutti gli altri Comuni del comprensorio, nello specifico Santa Marinella, Tolfa, Allumiere e Tarquinia. Inoltre intendiamo favorire un dibattito pubblico sul tema", dichiara l'assessore Roscioni

Un no ribadito a più riprese a parole, ma ora si passa anche ad inviare i documenti. Tiene banco la vicenda legata alla società Ambyenta Lazio Spa, la ditta piemontese che vuole realizzare un impianto di produzione di Biometano, da installare nel Comune di Civitavecchia, in località Monna Felicita. Un progetto che prevede un impianto di smaltimento e recupero dei rifiuti non pericolosi superiore a 100 tonnellate al giorno. Ieri al Pincio si è tenuta una riunione per preparare una sorta di controffensiva, basata su diversi punti da chiarire, sia sotto il profilo tecnico che ambientale. L’obiettivo finale è quello di scongiurare la realizzazione dell’impianto. “La riunione è servita per fare il punto della situazione – afferma l’assessore con delega a edilizia pubblica, privata e relativa pianificazione del territorio, demanio, patrimonio, zona industriale, SUAP, attività produttive Leonardo Roscioni – . Nei prossimi giorni invieremo una risposta alla Regione con diversi punti da chiarire, sia di natura tecnica che urbanistica, ma non solo. Richiederemo pure delle puntualizzazioni sotto il profilo ambientale. Riteniamo corretto inoltre coinvolgere tutti gli altri Comuni del comprensorio, nello specifico Santa Marinella, Tolfa, Allumiere e Tarquinia. Inoltre intendiamo favorire un dibattito pubblico sul tema”.