Lo aveva annunciato qualche giorno fa attraverso una nota stampa, la questione dei rifiuti di Roma da riversare nella Provincia sarebbe arrivata fino al Parlamento. E il deputato di Forza Italia Alessandro Battilocchio è stato di parola visto che oggi è intervenuto a Montecitorio citando anche e soprattutto il caso di Civitavecchia. Ecco nello specifico quello che ha detto il parlamentare azzurro. “Venerdi scorso, la Sindaco pro tempore di Roma, con un proclama entusiasta, ovviamente attraverso post fb con tanto di foto con sorrisetto beffardo in modalità Joker, che ricorda più i toni di potenziali guerre puniche 2.0 che una corretta comunicazione istituzionale annunciava trionfalmente:
“I camion di Ama sono già in viaggio per gli impianti regionali di smaltimento dei rifiuti di Civitavecchia, Viterbo, Colleferro, Pomezia, Roccasecca, Frosinone”…. sembrano espressioni di Tito Livio o di Sallustio in versione moderna o, per venire allo scorso millennio, filmati trionfanti dell’Istituto Luce. La Sindaco battagliera, scaricando le colpe sulla Regione inerte, si pone audace condottiera alla testa di una improbabile guerra della monnezza alla conquista delle colonie dell’Impero. C’è da ridere o c’è da piangere?
Sappia la Sindaco metropolitana (a proposito, sempre più urgente rivedere le norme sulle elefantiache, inutili ed inefficienti Città metropolitane) sappia la Sindaco che i territori della Provincia sono indignati per questo trattamento e si stanno mobilitando per evitare che sui comuni ricadano le conseguenze di una gestione approssimativa e superficiale della vicenda rifiuti, che vede nella Regione Lazio una co-protagonista altrettanto latitante ed inefficiente. Civitavecchia, mio collegio elettorale, è pronta in maniera ferma e decisa a far sentire la propria voce anche perchè questa azione, che rischia di diventare strutturale, porterebbe a nuove ulteriori servitù su un territorio che, in questi termini, ha già dato tanto, troppo. Sabato saremo in piazza coi Sindaci del territorio per far ostacolare questo orrendo disegno goffamente neo-coloniale che tra l’altro è in antitesi con tutte le linee guida europee sulla sostenibilità ambientale. Sarà una battaglia campale,il territorio la porterà avanti a testa alta e con la schiena dritta!”.
