Authority, gli sgarbi “grillo-leghisti” fanno sponda a Di Majo

Il presidente di Molo Vespucci alla vigilia dell'ispezione pareva al passo d'addio. Ora le cose sono cambiate

La conferma è arrivata durante la recente visita in Porto del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli: “L’ispezione del Mit? E’ terminata, abbiamo inviato le prescrizioni all’Autorità di Sistema Portuale”. Queste le parole del responsabile del dicastero in quota 5 stelle, che indirettamente ha “confermato” al suo posto l’attuale presidente dell’ente marittimo Francesco Maria Di Majo. Il quale, alla vigilia dell’ispezione, pareva al passo d’addio, vista l’esuberanza politica di Movimento 5 stelle e Lega in ingresso nel Governo centrale. Lui, Di Majo, nominato dal Governo Renzi, sembrava spacciato e invece, grazie ai litigi sempre più insistenti fra i due partner di Governo, si sta incamminando, lemme lemme, verso fine mandato. Non perchè abbia convinto Di Maio e Salvini, ma perchè i due leader non si sono messi d’accordo su chi avrebbe dovuto indicare il nuovo presidente. E così Di Majo, nonostante una gestione molto discussa, risultati altalenanti e la “pecetta” del Pd addosso, salvo clamorosi ribaltoni, manterrà la guida dell’Authority. Con buona pace di chi aveva già l’acquolina in bocca.