Il covid aveva un po’ allentato le tensioni, ridimensionato i problemi perché i ragazzi se ne dovevano restare a casa, anche perché in giro c’era il lockdown o giù di li. Ora, nonostante la guardia in chiave pandemia dovrebbe essere sempre molto alta, soprattutto a Civitavecchia dove la curva dei contagi non accenna ad abbassarsi, le criticità sono tornate ad essere importanti. Sabato scorso per esempio dei locali del Ghetto sono stati danneggiati da alcuni baby vandali. Vetri rotti e aiuole decorate rase praticamente al suolo. E poi assembramenti a non finire, un chiasso a tratti assordante e le solite zuffe da futili motivi.
“Davanti al mio locale si ammassano gruppo di ragazzini che vanno dai 15 ai 17 anni, che non conoscono regole e non hanno rispetto di chi lavora”, afferma Maurizio Mauro, titolare del Mama Cafè. A poco servono i controlli della Polizia, se a passare esclusivamente come deterrente è una volante ogni tanto, quando in strada ci sono centinaia di ragazzini. I commercianti faranno alcuni esposti nei prossimi giorni, mentre dal Pincio si lavora per allargare la videosorveglianza, quasi pronta per la zona del Pirgo, anche ad altri punti della movida, come appunto il Ghetto e piazza Leandra.