Una ricorrenza da valorizzare, nonostante il fardello della pandemia. L’iniziativa promossa dall’Anpi e dalla Cooperativa Lavoratori Portuali ha voluto ricordare l’ultima, strenua difesa della città attaccata da migliaia di fascisti radunatesi in Santa Marinella già nella notte del 27 ottobre 1922. “I fascisti diretti a Roma – si legge nella nota dell’Anpi Civitavecchia – in migliaia irruppero in città, armati di tutto punto ed ebbero presto il sopravvento sui cittadini e gli arditi che la difendevano. Dilagati in città aprirono la caccia agli antifascisti con pestaggi, saccheggi e distruzioni. Per la prima volta dopo vari tentativi sventati dai civitavecchiesi le bande nere poterono invadere la città e imporre il loro “ordine”. L’ordine che presto portò l’Italia alla dittatura fascista”. Assente l’amministrazione comunale nonostante l’invito dell’Anpi, ufficialmente a causa del covid.
Anpi e Cpc ricordano gli arditi del popolo: “Il 27 ottobre 1922 l’ultima strenua difesa della città”
L'iniziativa promossa dall'Anpi e dalla Cooperativa Lavoratori Portuali ha voluto ricordare l'ultima difesa della città attaccata da migliaia di fascisti radunatesi a Santa Marinella